Frode milionaria alla lotteria: coppia di Valencia condannata a restituire 11 milioni

Un caso di frode che ha dell’incredibile quello verificatosi a Pedralba, piccolo comune della Comunità Valenciana, dove i gestori di un bar sono stati condannati a tre anni di reclusione e alla restituzione di 11 milioni di euro per aver orchestrato una truffa ai danni di un cliente vincitore della lotteria nazionale spagnola.

La vicenda ha avuto inizio quando un cliente abituale, che giocava settimanalmente gli stessi numeri, ha acquistato tre biglietti, tra cui il fortunato 39.813, quest’ultimo in condivisione con altri due giocatori. Come da prassi consolidata nel locale, i biglietti venivano lasciati in custodia ai gestori del bar.

Il 18 marzo, durante l’estrazione speciale per la festa del papà, il numero si è rivelato vincente. Quando il legittimo vincitore si è presentato per reclamare la sua parte di vincita, si è trovato di fronte a uno scenario da film noir: i gestori hanno letteralmente barricato la porta del locale con un tavolo, costringendolo ad accettare una divisione del premio con altre persone, sostenendo l’impossibilità di determinare la reale proprietà dei biglietti. La “spartizione” è stata persino formalizzata davanti a un notaio, in un tentativo di dare una parvenza di legalità all’operazione fraudolenta.

In Italia, un caso simile ricadrebbe sotto l’articolo 640 del Codice Penale, che punisce la truffa con la reclusione da sei mesi a tre anni. Tuttavia, data l’entità della somma, sarebbero applicabili le aggravanti previste che potrebbero portare la pena fino a sette anni. Inoltre, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che gestisce il gioco pubblico in Italia, prevede rigidi protocolli per la validazione delle vincite importanti, rendendo più complessa l’attuazione di simili frodi. Nel nostro paese, per le vincite superiori ai 10.000 euro, è obbligatorio presentare il biglietto originale presso gli uffici premi di Lotterie Nazionali srl, dove vengono effettuati accurati controlli sulla legittimità del possesso del tagliando vincente.

La sentenza spagnola rappresenta un importante precedente nella tutela dei giocatori e sottolinea l’importanza di conservare personalmente i propri biglietti della lotteria, pratica sempre più diffusa anche in Italia dove la digitalizzazione del gioco sta progressivamente riducendo i rischi di questo tipo di frodi.

 

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