Pubblicità dell’azzardo nelle Olimpiadi trasmesse con lo streaming illegale

Nel mondo dello streaming illegale, la pubblicità del gioco d’azzardo non autorizzato sta diventando sempre più pervasiva, come dimostrato durante le recenti Olimpiadi di Parigi. Un nuovo rapporto della piattaforma di intelligence tecnica Yield Sec rivela una situazione allarmante che solleva importanti questioni sulla regolamentazione e sulla protezione dei consumatori.

I numeri dello streaming illegale alle Olimpiadi
Le Olimpiadi di Parigi 2024, svoltesi dal 26 luglio all’11 agosto, sono state oggetto di una massiccia attività di streaming illegale. Yield Sec stima che ci siano state ben 266,7 milioni di visualizzazioni illegali di streaming di durata superiore ai 90 secondi durante l’evento.

Il gioco d’azzardo domina la pubblicità negli stream illegali
Il dato più preoccupante emerge dall’analisi delle pubblicità presenti in questi stream: il 46% di tutti gli stream illegali conteneva pubblicità di gioco d’azzardo non autorizzato. Questo include casinò online, scommesse sportive, poker online e altre forme di gioco con denaro reale.

Gli annunci di gioco d’azzardo apparivano in media 4 volte ogni 10 minuti. Molte di queste pubblicità erano specificamente legate agli eventi olimpici.Per confronto, la seconda categoria più pubblicizzata era quella dei giochi online, presente nel 18% degli stream.

È importante notare che nel gioco d’azzardo, si scommette denaro reale sperando in una vincita sulla base del caso (tecnicamente “alea”). Include casinò online, scommesse sportive, poker online, ecc.

Parlando invece di giochi online, si prendono in considerazione i videogiochi che non implicano necessariamente scommesse con denaro reale. Possono includere giochi per smartphone, giochi di ruolo online, giochi di strategia, ecc.

Anche le altre pubblicità erano, comunque, riferite a settori che tutte le legislazioni regolamentano, quando non le vietano del tutto:

  • intrattenimento per adulti: 11% degli stream
  • criptovalute: 9% degli stream

In ogni caso, il gioco d’azzardo non autorizzato è di gran lunga il settore dominante nella pubblicità su stream illegali, superando significativamente altre forme di intrattenimento digitale.

I rischi per gli utenti
Gli utenti che accedono a questi stream illegali si espongono a seri rischi:

  1. Furto di dati: gli spettatori diventano inconsapevolmente il “prodotto”, fornendo i propri dati personali.
  2. Manipolazione delle scommesse: gli stream illegali spesso presentano ritardi, permettendo agli operatori di conoscere i risultati prima degli spettatori, manipolando così le scommesse.
  3. Esposizione a pubblicità non regolamentata: gli utenti sono bombardati da pubblicità di operatori di gioco non autorizzati e potenzialmente pericolosi.

Il paradosso italiano
In Italia, la situazione presenta un paradosso ancora più marcato. La legislazione italiana vieta completamente la pubblicità del gioco d’azzardo, creando uno scenario in cui:

  • gli operatori di gioco autorizzati e regolamentati non possono fare alcuna forma di comunicazione commerciale.
  • gli operatori stranieri non autorizzati sfruttano i canali illegali, come lo streaming pirata, per pubblicizzarsi liberamente.

Questa situazione crea un doppio danno: da un lato indebolisce gli operatori legali, dall’altro espone i consumatori italiani a rischi ancora maggiori, spingendoli verso piattaforme non regolamentate e potenzialmente fraudolente.

Il fenomeno dello streaming illegale, quindi, non si limita a violare i diritti d’autore, ma crea un ecosistema pericoloso dove il gioco d’azzardo non regolamentato prospera. La situazione italiana, con il suo divieto totale di pubblicità, paradossalmente sembra amplificare il problema anziché risolverlo.

È evidente la necessità di un approccio più sofisticato alla regolamentazione, che tenga conto della realtà digitale e transnazionale di questi fenomeni. Solo così si potrà proteggere efficacemente i consumatori e garantire un mercato equo per gli operatori legali.

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