Il Comune di Turate sfida l’azzardo con un’insolita arma verde

La notizia arriva da Turate, un piccolo comune in provincia di Como, dove l’amministrazione locale ha inaugurato un nuovo parco pubblico con un obiettivo insolito: impedire l’apertura di nuove sale slot nell’area circostante.

Il parco pubblico, in via Isonzo, è stato inaugurato il 9 agosto 2024 ed è stato finanziato da gestori privati dell’area.

La curiosità sta nel fatto che il sindaco, Alberto Oleari, ha dichiarato ufficialmente che il suo scopo è di evitare che vengano aperte nuove sale slot. La legge regionale, infatti, impone che le attività di gioco d’azzardo siano ad almeno 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, come appunto il parco pubblico.

Il fatto che il parco soddisfi l’esigenza dei cittadini di godere di uno spazio di svago all’aria aperta sembra, quindi, passare in secondo piano.

A questo punto, alcune domande sorgono spontanee.

Per prima cosa, qual è lo scopo della legge regionale? Proteggere luoghi sensibili esistenti o crearne di nuovi con lo scopo di limitare le attività di gioco?

Si può considerare questo approccio come un’interpretazione innovativa della legge o potrebbe, invece, sollevare dubbi sulla sua corretta applicazione?

Certo, se altri Comuni seguissero questo esempio, potremmo avere un proliferare di aree verdi in tutt’Italia, con indubbi vantaggi per la cittadinanza. E magari, oltre a qualche parco, potrebbero essere costruiti degli asili nido (di cui si lamenta la mancanza dappertutto!) e impianti sportivi per giovani e per anziani (che così avrebbero delle alternative al gioco d’azzardo). Ma asili e impianti sportivi sono molto più costosi di un’area verde. Meglio accontentarsi.

Il dubbio però è su quanto sia legittimo utilizzare una legge per uno scopo diverso da quello che viene dichiarato nella stessa norma.

Ma per lo meno, rimane una realizzazione utile ai cittadini.

 

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