Le “formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro devono essere applicate agli apparecchi da intrattenimento”, sia Slot sia Vlt. E’ il contenuto di una lettera inviata ai concessionari da Adm, Agenzia dogane e monopoli, in attuazione di quanto previsto nel Decreto Dignità. Già il decreto Balduzzi del 2012 aveva previsto formule di avvertimento sul rischio di dipendenza per le Slot e “su apposite targhe esposte nelle aree ovvero nelle sale in cui sono installati i videoterminali Vlt, nonché nei punti vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi”. I gestori delle sale da gioco sono dunque tenuti a esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, “il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al Gap”.
Ferme restando le previsioni della Legge Balduzzi, si introduce pertanto l’obbligo di applicazione delle formule di avvertimento “anche sugli apparecchi da intrattenimento Vlt nonché in tutte le aree e locali dove gli apparecchi da intrattenimento (Slot e Vlt) siano installati”. Tali indicazioni devono intendersi tuttora vigenti ed estendersi, ora, anche agli apparecchi da intrattenimento” comma 6 b (Vlt). “Allo stesso modo vanno estese a tutte le aree in cui vengono installati gli apparecchi” Slot e Vlt anche le modalità di esposizione delle targhe riportanti le formule di avvertimento.
I Monopoli sottolineano infine che tali targhe devono essere apposte obbligatoriamente in tutti i locali e in tutte le aree in cui sono presenti i citati apparecchi, “senza alcuna distinzione fra esercizi che offrono gioco pubblico in via esclusiva o esercizi generalisti in cui siano presenti gli apparecchi (ad esempio bar, rivendite tabacchi ecc…) anche nel caso in cui le aree in cui sono installati apparecchi non siano delimitate in alcun modo”.