(Agimeg del 07/02/2018)
Dello stesso partito di Angela Merkel che in queste ore sta completando la difficile composizione del nuovo Governo federale, l’Unione cristiano democratica, Patrick Senburg è membro del Bundestag e studia approfonditamente i problemi del gioco d’azzardo. All’Ice di Londra, dove ha partecipato al WrB, World regulatory briefing, ha annunciato che la normativa sul gioco on line, impantanata da una serie di problemi giuridici ormai da alcuni anni, sarà finalmente sbloccata con una normativa complessiva.
Agimeg lo ha intervistato per capire meglio cosa succederà e in che tempi.
State per mettere mano a una legge di riordino complessivo del gioco, quindi anche il gioco fisico, cosiddetto land based, e non solo quello on line?
Il problema è che attualmente il trattato interstatale che avrebbe dovuto dare regole uguali in tutta la Germania, non è stato firmato da uno dei 16 länder, e per questo non è valido. Quindi, non abbiamo regolamentazione per il gioco on line con l’eccezione delle lotterie e per le scommesse sportive. Ma per il resto del mercato, stiamo pensando a una regolamentazione che includa tutto. Che comprenda dalle scommesse sportive alle lotterie al poker on line al casinò on line e che comprenda, per esempio, anche le slot machine, quindi anche il gioco land based. Se pensiamo alla tutela del consumatore, dobbiamo prendere in considerazione sistemi come “la white list e la black list”, ovvero un database unico per tutti i giochi e tutti gli operatori nel quale inserire i nominativi dei giocatori patologici in modo da impedire loro di giocare da qualsiasi parte.
Una black list come quella dei casinò. Ma per l’on line basta bloccare un account, mentre per il gioco fisico, come le slot machine, come si può riuscire a identificare un giocatore che si trova in black list?
Basta introdurre una “carta del giocatore” o anche la semplice carta d’identità elettronica, senza la quale non si può giocare.
In quanto tempo si può realizzare una nuova legge che regolamenti tutto il gambling in tutta la Germania?
Il programma è che i primi ministri dei 16 länder diano le indicazioni di massima sulla direzione da prendere con la nuova regolamentazione entro l’estate. Quindi, una volta che è stabilito in che direzione dobbiamo andare, si dovranno stabilire i dettagli per arrivare a un nuovo trattato interstatale. Ma per me il periodo più critico sono i prossimi tre mesi, perché i 16 primi ministri dovranno analizzare tutte le possibilità e confrontarle per arrivare a una decisione univoca. E dovranno essere tutti d’accordo. Cosa non facile. Per esempio, sulle lotterie alcuni vorrebbero che rimanessero statali mentre altri pensano che sia meglio privatizzarle.
Ma lei è fiducioso che riusciranno a mettersi d’accordo, dopo tanti anni? Cos’è cambiato in questo periodo?
La novità è che si parte da zero. Non abbiamo più la legge dello Schleswig Holstein che impediva di applicare l’accordo interstato a tutta la Germania.
Sembra strano che voi riusciate a risolvere un problema che si trascina da tanto, proprio nel momento in cui in Germania manca un Governo.
È vero. Ma spero che ne avremo uno già da domani.
gpm/AGIMEG