Questa sigla sta per Centri trasmissione dati. Ma indica un punto nel quale vengono raccolte scommesse per bookmaker esteri che non hanno la concessione italiana. Naturalmente, la concessione è obbligatoria per la legge italiana, ma questi centri non sono del tutto illegali, perché si appellano ad alcune sentenze della Corte di giustizia europea che li hanno, in qualche modo, legittimati.
Nella prima sentenza, a seguito di un ricorso del bookmaker britannico Stanleybet, si stabiliva che il bando per assegnare le concessioni aveva delle clausole in contrasto con le regole dell’Unione Europea. Quindi, il bookmaker che aveva fatto ricorso, non aveva potuto partecipare perché era stato discriminato. E per questa ragione, il bookmaker in questione, il britannico Stanleybet, ha rivendicato il diritto di raccogliere scommesse in Italia attraverso dei centri che trasmettevano, comunque, le puntate alla loro sede di Liverpool. Da qui il nome “centro trasmissione dati”.
Dopo quella, altre sentenze della Cge hanno trovato altre clausole incompatibili con le norme europee nei successivi bandi per le concessioni di scommesse. E altri bookmaker che hanno rivendicato un loro diritto a operare in Italia attraverso dei ctd.